Vincere i bulli dalla nascita per contrastare la violenza di genere, i progetti partono dalla scuola

Contro i bulli, ecco il progetto:
Dall’ultimo rapporto Istat più del 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha subito episodi di violenza. Il 20% è vittima di bullismo e diminuisce l’età degli episodi di violenza di genere. Nell’ultimo anno si sono rivolte al centro antiviolenza di Ancona anche due minorenni. È quanto emerso nel corso della tavola rotonda che ieri, venerdì 8 settembre, alla sala Li Madou della Regione Marche, ha presentato il progetto scolastico “Non fare il bullo”. Un percorso educativo che entrerà nelle scuole grazie al bando nazionale del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Capofila per la regione Marche, vincitrice del bando, è risultato l’Istituto Comprensivo Galileo Ferraris di Falconara. Non era facile arrivare primi su 540 scuole che hanno presentato progetti in tutta Italia. Per l’istituto falconarese è in arrivo una somma di 135mila euro. Alla tavola rotonda hanno preso parte Antonio Mastrovincenzo (presidente del Consiglio Regionale delle Marche), Maria Ambrogini (dirigente scolastico Ics Ferraris), Elio Carfagna (presidente Irase Ancona), Federico Batini (Università di Perugia), Eugenia Gammarota (dipartimento Pari Opportunità), Roberta Montenovo (associazione Donne e Giustizia), Andrea Nobili (Garante dei Diritti), Eleonora Nocito (esperta in Criminologia Minorile), Laura Pulcini (coordinamento nazionale Uil per le pari Opportunità) moderati dalla presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, Meri Marziali. L’iniziativa si articolerà attraverso seminari di formazione aperti a docenti, genitori e personale ata nei Comuni delle 40 scuole marchigiane che hanno nella Regione Marche (si inizia lunedì 12 ad Amandola, per proseguire ad Ascoli e, via via tutte le province). Docenti e alunni potranno iscriversi a corsi di formazione e laboratori. Previsti incontri pomeridiani e laboratori con esperti del settore.
«Lo scopo dei laboratori – è stato detto durante la presentazione – è di creare un protocollo di intervento condiviso che nel territorio marchigiano possa coinvolgere tutti gli attori interessati producendo effetti positivi di lungo periodo in termini di riduzione degli atti di violenza tra pari e nei confronti delle donne in particolare. In tal senso le attività progettuali saranno seguite da professionisti che avranno il compito di veicolare le nozioni di base degli strumenti metodologici adottati tanto agli studenti quanto ai docenti. L’approccio proposto intende trasmettere metodologie pratiche di azione che possano essere utilizzate nel corso degli anni nonché adattate al contesto di riferimento». Dalla Gammarota, in rappresentanza del Governo è arrivata soddisfazione per il primato marchigiano e l’annuncio che questa è la strada da seguire. «L’idea di base – ha detto – è che partendo dalla lotta a bullismo, prepotenze varie, cyberbullismo, si possa dare una “spallata” culturale alla violenza di genere. Il Governo si sta impegnando parecchio e per questo bando ha stanziato ben 5 milioni di euro». «Il sindacato – ha detto Laura Pulcini del coordinamento nazionale Uil per le pari opportunità – non è più solo lavoro e contrattazione ma anche miglioramento del contesto sociale. Da tempo la Uil si batte contro il bullismo, la violenza di genere, il razzismo, la xenofobia e il mondo della scuola è sicuramente una palestra di solidarietà, luogo dove i giovani passano molto tempo e possono migliorare il loro processo formativo. Riteniamo molto importanti progetti come questo per la loro valenza ma non posso essere spot..si ottengono risultati con interventi stabili e continuativi. Necessario, dunque proseguire su questa strada stanziando le risorse necessarie». Il presidente del consiglio Mastrovincenzo ha annunciato la presentazione di proposta di legge regionale contro il cyberbullismo.