Contratto, intervista al Segretario D’Aprile:”La nostra mancata firma non è stato un capriccio, ma scelta ponderata”

In una partecipata assemblea della UIL Scuola Rua a Roma, il Segretario Generale, Giuseppe D’Aprile, ha espresso chiaramente la posizione del sindacato sulla mancata sottoscrizione del contratto collettivo nazionale del comparto scuola per il periodo 2019-2021.

Uil Scuola,’contratto si fa su regole certe,non sul vedremo’
D’Aprile, ‘nostra non firma non è una conclusione ma un inizio’

(ANSA) – ROMA, 25 GEN – “A decidere se potremo sederci ai tavoli contrattuali sarà l’amministrazione centrale”. Così il Segretario generale, Giuseppe D’Aprile, durante l’iniziativa Uil Scuola Rua a Roma per fare il punto, dopo l’entrata in vigore del contratto 19/21, con i dirigenti e le Rsu e per condividere le iniziative da assumere. “Un contratto si sottoscrive quando le regole sono certe, non si può ragionare con la teoria del ‘vedremo’ – sottolinea – . Sicuramente si è persa un’occasione – ripete D’Aprile alla fitta platea – si poteva, attraverso il lavoro negoziale, agire su alcune strettoie normative che non sostengono ma intrappolano le persone che misureranno la portata di ciò che diciamo. “Siamo un sindacato confederale, con una rappresentatività del 17%, in buona salute – rilancia il Segretario”. Sul rapporto con gli altri sindacati, D’Aprile ha aggiunto: “Rispettiamo le idee di tutti, ma sul contratto le nostre posizioni erano diverse, d’altronde, questa è la democrazia. Ciò non significa che in futuro non potremo affrontare insieme altre questioni – ha precisato -. Quando si propongono idee e finalità valide, anche su posizioni diverse, si possono percorrere strade comuni, perché l’importanza del progetto da realizzare ritrova nella tutela dei lavoratori l’obiettivo comune da raggiungere. La non firma non è una conclusione, è un inizio che non deve farci distogliere lo sguardo dai temi di politica scolastica che vanno affrontati con urgenza – riprende D’Aprile – come ad esempio l’autonomia differenziata che ha già passato il vaglio del Senato che, inevitabilmente, avrà delle ripercussioni sull’intero sistema scolastico italiano”. (ANSA).

Autonomia: D’Aprile(Uil), ‘è il vero pericolo per la scuola’
‘Ci preoccupa tantissimo, rischio di frazionamento’

(ANSA) – ROMA, 25 GEN – Il ddl sull’autonomia votata in Senato “ci preoccupa tantissimo. In questo momento è il vero pericolo per la scuola italiana. Con l’autonomia differenziata la scuola corre il rischio di essere frazionata”. Lo ha detto il segretario generale della Uil scuola, Giuseppe D’Aprile, a margine dell’iniziativa a Roma per fare il punto, dopo l’entrata in vigore del contratto 19/21, con i dirigenti e le Rsu e per condividere le iniziative da assumere. “Una scuola che invece dovrebbe essere statale e nazionale, con un contratto unico, con una legislazione unica, per tutte le scuole di Italia”, ha aggiunto. (ANSA).

Uil, ‘contratto scuola? Affare Stato coperto da segreto’
Bombardieri, ‘non si concilia con democrazia,quale sarà futuro?’

(ANSA) – ROMA, 25 GEN – “Mentre il governo dice di essere contrario al salario minimo perché bisogna rilanciare la contrattazione, nella scuola diventa un affare di stato coperto da segreto istruttorio. Una roba che poco si concilia con la democrazia di un paese. Soprattutto si dimentica che ci sono quasi 200 mila precari”. Lo ha detto Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, a margine dell’iniziativa Uil Scuola Rua a Roma.”I risultati di questi ultimi anni ci dicono che il dimensionamento scolastico è aumentato e che gli investimenti dentro la scuola sono aumentati ma non in modo tale da poter recuperare il potere d’acquisto perso negli ultimi anni – ha ricordato – . Soprattuto si fa una scelta che è emblematica e che è quella di limitare la contrattazione”, ha sottolineato Bombardieri. “Uil pone un tema che è quello della scuola in questo paese. Lo abbiamo detto per anni che bisognava rispettare il personale della scuola. Bisognava dare risposte e investire dentro la scuola – ha precisato il segretario – . A questi temi non sono state date risposte. Oggi facciamo ovviamente dei rilievi tecnici sul contratto ma poniamo anche un tema di carattere generale: quale sarà la scuola del futuro? E quali e come saranno formati i nostri giovani per il domani?”. (ANSA).